Eye n.104

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Si definisce "the international review of graphic design" e, in effetti, la rivista fondata nel 1990 da Rick Poynor e oggi diretta da John L. Walters può essere considerata un po' la bibbia del settore. Con cadenza trimestrale, Eye mette nero (e altri colori) su bianco le ultime tendenze in fatto di grafica. Il bianco, poi, non è lasciato al caso, ma è quello di tre diverse tipologie di carta che vanno a comporre uno dei magazine più collezionati e curati al mondo. 
Il focus della rivista sono la grafica e le arti visive, esplorate con approfondimenti, interviste, commenti, recensioni e immagini. 

Dimensioni: 24x30
Pagine: 100
Copertina: morbida in 
cartoncino Fedrigoni 250 grammi
Lingua: inglese

ISSUE 104
L'esigenza di realizzare opere d'arte statiche che rappresentino o creino movimento è stata a lungo una preoccupazione umana.
L'influente direttore artistico e fotografo di Elle, Peter Knapp, ci racconta il suo desiderio di infondere movimento nelle riviste. In un'epoca, gli anni '60, in cui le convenzioni dell'editoria di moda e della fotografia venivano reinventate, Knapp era una figura centrale.
La pratica del motion design ha una storia profonda e un presente ricco; 'Jump cut' esamina alcuni praticanti attuali che stanno creando un lavoro importante e personale. 
In questo numero si parla anche di come il design grafico e la cultura musicale siano intrecciati e del modo in cui i libri hanno tracciato cambiamenti nel design grafico e nelle differenze ideologiche tra generazioni di designer.
In Ucraina, il direttore artistico Glib Kaporikov e l'editrice Anna Karnauh hanno realizzato un'edizione della rivista di design Telegraf che mostra la risposta della comunità del design alla guerra. Karnauh afferma: "Telegraf parla di una nuova realtà, in cui la creatività è l'arma contro l'aggressore".