C’è una cosa che ci piace ripetere: siamo nati nella rete, ma di reti viviamo. E quando parliamo di reti, più che alle interconnessioni che viaggiano nell’etere, ci riferiamo alle reti fatte di persone e incontri, casuali e non. Ci riferiamo a quel famoso capitale sociale che tanto stava a cuore al mio prof di Sociologia della Triennale, con le sue innumerevoli citazioni di Putnam, e di cui ho imparato, crescendo, a comprenderne l’immenso valore.

E proprio in quest’ottica che lo scorso sabato abbiamo lanciato a Roma la prima (speriamo di molte) collaborazione strutturata che ci consente di essere presenti non solo nell’etere, ma anche nel mondo fisico. Loro sono i ragazzi di Lab606, coworking della città capitolina sito in via Monti Tiburtini 606, e il progetto a cui abbiamo lavorato insieme si chiama Spazio Frab’s.

Accumunati da idee, passioni e voglia di fare cultura, da Lab606 è nato uno spazio dove trovate una selezione di riviste dal nostro catalogo che possono essere sfogliate, toccate e acquistate direttamente in loco ma, magia dell’internet, pagate sul nostro sito grazie a dei comodi QR code e un click sul vostro smartphone. Questa diavoleria informatica ho scoperto chiamarsi digital commerce, pare sia pratica assai diffusa negli States e in Cina, ma trovi un po’ di diffidenza dalle nostre parti. Noi di Frab’s, però, amiamo le sfide, quindi abbiamo deciso di portare in Italia il primo esperimento di digital commerce applicato all’editoria

Forse vi starete chiedendo perchè, beh la risposta è semplice. Si fa tanto un parlare di crisi del settore, di librerie che si spengono come fiammiferi al vento, di lettori che non leggono, editori che pubblicano troppo, internet che uccide. Mai nessuno, che dietro la retorica, proponga soluzioni, mai nessuno che pronunci quella parolina meravigliosa che è INNOVAZIONE.

Allora abbiamo deciso di provarci noi, che essendo un’azienda nata in bootstrapping (altro concetto che ho imparato solo ultimamente e che, sostanzialmente, significa fare gli imprenditori con poche risorse economiche reinvestendo tutto il ricavo nell’azienda) avevamo come prima esigenza quella di crescere, ma di farlo in modo sostenibile e nuovo e cosa c’è di più nuovo del digital commerce?
Siamo “librai” 3.0, disponibili sempre, 24 ore su 24, sette giorni su sette, per dare consigli, raccontare riviste meravigliose, ricercare prodotti davvero introvabili in Italia che aggiungono valore al nostro lavoro e alle vostre passioni e collezioni. Il contatto umano su Frab’s non manca, lo sanno le decine di clienti che ogni mese ricevono i nostri magazine accompagnati dalle nostre lettere, e non mancherà nemmeno da Lab606 dove, dal lunedì al venerdì con orario continuato, troverete dei ragazzi meravigliosi e simpaticissimi pronti ad accogliervi.

Detto questo e con la consapevolezza di quanto sia complicato innovare in questo Paese, abbiamo volentieri accettato questo rischio perché crediamo enormemente nelle potenzialità, culturali in primis, dell’editoria periodica indipendente.

A ricordarcene il valore sono stati anche Agnese Porto e Gianmaria de Gaspari (RVM HUB), Alice Scornajenghi (Ossì) Valeria Guerrisi e Isidoro Galluccio (Panteon Magazine) e Alessandro Mancini (Artwave.it) che insieme a noi e ai tanti intervenuti (fra cui editori, giornalisti e operatori del settore) hanno fatto il punto sulla situazione dell’editoria oggi.

A fine talk siamo arrivati alla conclusione che la carta stampata è viva e vegeta, sta anzi conoscendo un inaspettato fermento, che l’iper-specializzazione vince contro la cultura generalista, che le nuove redazioni vivono online perché hanno collaboratori in tutto il modo, e che internet può e deve essere un prezioso alleato della carta perché aiuta a promuoverla, a raggiungere le nicchie di mercato e i giovanissimi, sì i giovanissimi, che tornano a innamorarsi del profumo dell’inchiostro proprio perché, nativi digitali, sanno apprezzare fascino e bellezza di qualcosa che, contrariamente ai loro smartphone, resta, costringe a tempi lunghi e spazi idonei di fruizione.

Iniziamo questa nuova avventura col cuore che batte al ritmo dei tasti sulla tastiera che ogni giorno usiamo per raggiungervi. La carta è viva. Evviva la carta… evviva internet! 

Anna

18 febbraio 2020 — Dario Gaspari

Commenti

Daniela Tedioli ha detto:

Un’idea eccezionale nata da una coppia straordinaria, aspettiamo con impazienza lo store Frab’s anche a Forlì

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