Quali sono i magazine che ci sono piaciuti di più nel 2022? In genere non svelo i miei best of, anche se ci sono riviste che, più di altre, mi fanno emozionare, mi arricchiscono, mi entusiasmano e riescono ancora a regalarmi attimi di stupore, cosa non scontata quando ogni giorno tra le mani ti passano decine di magazine.
Così quest’anno ho chiesto a voi quale post di fine anno avreste preferito leggere tra i trend 2023, i nostri best seller e i miei magazine preferiti. Incredibilmente vi interessa proprio sapere quali sono le riviste che in casa Frab’s abbiamo amato di più. Anziché fare una semplice top ten, ho preferito ragionare per categorie fino ad arrivare a quello che secondo me è stato il magazine dell’anno e, credetemi, è stata un’ardua scelta.

 

Il magazine che ci ha fatto emozionare di più
Purple n.38 - THE 30YRS ISSUE
Partiamo con un po’ di sentimentalismo perché si, delle riviste ci si può letteralmente innamorare. Non sarà esattamente indipendente, non avrà una tiratura limitatissima, ma il numero che celebra i 30 anni di Purple è davvero da batticuore. La rivista fondata da Olivier Zham ed Elein Fleiss nel 1992 con questa edizione ha ripercorso i suoi tre decenni di storia in 30 capitoli che ci fanno capire perché è uno dei migliori fashion magazine (e non solo) in circolazione. Fleiss, Margiela, Tillmans, Cattelan, Teller, cinema, icon, New York, ogni capitolo coinvolge un personaggio, un brand, un argomento o un luogo e si muove tra passato e presente, con nuovi lavori che si affiancano a scansioni di vecchi numeri. Se ve ne siete accaparrata una copia, sappiate che è uno di quei numeri davvero da collezione.

 

Miglior design editoriale – Axis
Direttamente da Pechino, ancora una volta Ori Studio ci incanta con uno dei suoi progetti editoriali che alla qualità, altissima, dei contenuti riesce ad affiancare un design editoriale sperimentale, insolito, semplicemente unico. Axis di Yui Takada è un volume cartaceo costruito su 471 singoli frammenti, composti da opere decostruite: 471 fogli, impilati l’uno sull’altro, che si completano a vicenda restituendo un’idea di design e creatività fatta di caos ordinato. Una vite nel mezzo a tenere insieme il tutto che va meticolosamente svitata per poter accedere al contenuto del magazine. Eh si, una cosa del genere non ci era mai capitato di vederla.  

 

Miglior rivelazione – Taboo
Arriva da Berlino, è al suo numero di esordio e stupisce per la tematica trattata. Nomen omen, Taboo promette di sviscerare un argomento considerato scomodo o proibito in ogni edizione e lo fa attraverso una varietà di discipline, con particolare attenzione alle prospettive scientifiche, filosofiche, letterarie e artistiche. Il numero d’esordio non sarà leggerissimo, ma tratta una tematica che è parte della vita: la morte. Inutile dirvi che è andato a ruba!

 

Miglior lancio – Outpump
Street wear, sneakers, musica trap, cultura pop, life style. Outpump forse non è esattamente nelle mie corde, ma il suo primo numero mi ha stupito non solo per la qualità e la bellezza del suo design editoriale, ma anche per la capacità di avvicinare al mondo dei magazine di nicchia i giovanissimi con contenuti che sembrano cuciti addosso alla gen z. Nato online, con una community instagram che fa invidia, il primo numero è andato sold out in meno di 24 ore dimostrando che anche i giovanissimi leggono!

 

Miglior conferma – Blumenhouse
Non credo abbia bisogno di molte presentazioni, questa rivista francese che mescola botanica, arte e moda si conferma ancora una volta come una delle più belle riviste che abbiamo in catalogo (scriverei al mondo, ma vi lascio il beneficio del dubbio). Tra fotografia e illustrazione, eleganza e dirompente meraviglia, questo lussuoso ibrido tra libro e rivista continua ad essere il nostro gigantesco si!

 

Miglior uso della fotografia - InCf
È nato da poco ma InCf, il magazine fondata da Giulio Vescovi, si è giocato un pezzo da novanta fin dal suo primo numero con un guest editor del calibro di Luca Santese che ha diretto un’edizione corale, collettiva, con una fotografia centrale ma non protagonista.

 

Miglior uso dell’illustrazione – A Magazine Curated by Risso
Si, stupisce anche me, ma come miglior uso dell’illustrazione regalo il primo posto a una rivista di moda non solo perché è davvero insolito trovare delle illustrazioni tra le pagine di un fashion magazine, ma anche perché Risso riesce a parlare con maestria da madrelingua tutti i linguaggi che in una rivista possiamo trovare: testo, fotografia, scansioni, testi scritti a mano e sì, illustrazioni meravigliose.

 

Il magazine più coraggioso – Al Hayya
Nell’ultimo anno ve l’ho ripetuto diverse volte. Ci sono riviste che hanno la capacità di smuovere le coscienze e generare cambiamenti. Quella che in questo 2022 mi ha stupito di più è Al Hayya che tra le sue pagine ci racconta, lontano da stereotipi occidentali, la storie di artiste, creative, professioniste e attiviste che arrivano dal mondo arabo. Il disclaimer in copertina, che avvisa dei contenuti forti e crudi che troveremo all’interno, credo sia il miglior biglietto da visita della rivista.

 

Miglior cover – Orlando n.5
L’eleganza e la bellezza della rivista fondata da Antonella Pescetto è ormai proverbiale, ma il numero cinque, uscito giusto in tempo per Natale, ci ha davvero stupito a partire dalla sua cover: un cartoncino glossy blu con testata in lamina argentata, ospita l'esclusiva mappa della costellazione commissionata a Bellerby & co Globemakers. Lo confesso, credo di non aver mai amato una copertina così tanto.

 

Miglior magazine dell'anno - Brand issue 61
É la scelta più difficile, ma é stata quella più naturale. Il magazine dell'anno 2022 di Frab's é BranD Magazine 61. Perfetto nello stile, con una doppia cover che diventa un segnalibro per cervellotici graphic designer, studiato nei contenuti, potentemente pop e colorato, realizzato con la consueta precisione asiatica che che ogni volta ci strabilia. Questo numero era tutto dedicato al layout editoriale e il titolo di miglior magazine del 2022 lo ha conquistato fin dal primo momento in cui lo abbiamo preso in mano. 

 

 

 

 

31 dicembre 2022 — Anna Frabotta

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