Terrible People è una fanzine di appassionati di tutte quelle cose che angosciano la vita comune. I suoi autori ce la presentano come un magazine, ma ha tutta la pulsione delle sue pagine canalizzata verso un unico obbiettivo: trovare e raccontare quelle cose della vita comune che proprio non sopportiamo. Il che, insieme al suo formato, ai colori e alle illustrazioni, la rende dannatamente fanzine.

Descriverla è dura come descrivere o tentare di categorizzare il gotico padano de "Il Signor Diavolo" di Pupi Avati, alla fine però, letto un numero, non puoi fare a meno di leggere subito l'altro, un po' per il senso di angoscia che ti lascia verso il mondo, un po' per quel sano istinto di odio verso i soggetti descritti nelle sue pagine. 

Quando abbiamo deciso di sceglierla per Frab's ci aspettavamo una specie di versione cartacea dei programmi tv anni '90 stile Real Time che raccontavano sfortune, incidenti, disastri e cataclismi sociali o naturali. Non ci avevamo capito nulla. Poca tecnica e qualche interessante dato, Terrible People racconta le piccole angosce, le cose inutili, le cose odiose della vita di tutti i giorni come i famosi panini all'avocado che spolpano tra i millennials mediamente benestanti. Racconta anche di machismo, fidget spinner e Amazon che evade le tasse e di moltissimo altro, in tutto il mondo. 

Ma andiamo con ordine: bella la carta con all'interno alcune pagine patinate che contengono immagini originali e anche un piccolo libello. Estetica da fanzine d'assalto perfettamente stampata, tutta rilegata con un elastico resistente e, in fondo, il numero di serie.

terrible frabs

Persone (e asociali) da tutto il mondo si ritrovano a contribuire per affrontare gli spettri quotidiani e   delle cose che ci danno fastidio del mondo e delle altre persone. Metà della fanzine è dedicata alle esperienze di chi ha a che fare con persone o cose terribili. Un lavoro molto interessante e quasi enciclopedico che raccoglie contributi originali da Hong Kong passando per Zulu e l'Ucraina e che racconta usi e costumi strani, stravaganti e talvolta spregevoli e disgustosi. Questa parte può diventare un'utilissima guida ai consigli di viaggio per chi deve andare in vacanza e non trova nessuna indicazione culturale su Tripadvisor. 

Per esempio: siete ancora tra quelli che sognano l'Australia? Pensate che basti un mediocre livello di inglese? Vi state sbagliando. Questo affascinante paese ha scelto di storpiare molte parole della grammatica originale inglese e creare neologismi incomprensibili ai più e facenti parte soprattutto dello slang parlato. Mi raccomando: attenti a non confondere "yeeeeew!" con "eeeew!". Potreste fare un complimento a chi vi manda a quel Paese.

A Singapore, poi, attenti ai colpi di sputo. In uno dei Paesi al mondo nel quale si sputa di più in pubblico non è così raro trovarsi i vestiti bagnati della saliva di qualcuno mentre si passeggia nelle caotiche città. 

Vogliamo poi parlare di quelle persone terribili che chiamano un servizio clienti pretestuosamente per farsi ridare indietro i soldi anche se un oggetto è perfettamente funzionante o, semplicemente, perchè sono frustrate dalle vita e non sanno con chi sfogarsi? 

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La fotografia alleggerisce molto il contenuto di Terrible People con la sua pulizia assoluta, elegante e sincera che va dritta alla descrizione delle mode più stravaganti o dei gesti più inconsueti. Il numero 3 contiene le interessanti illustrazioni ironiche di Jamie Edler che raccontano con le immagini lo "Schadenfreude", termine tedesco che indica la sensazione che ti fa esplodere un leggero sorriso dopo una situazione sfortunata o una brutta vicenda che vedi accadere ad altri. 

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Interviste multiple e racconti di persone e comportamenti "terribili" arricchiscono i contenuti delle oltre 60 pagine di Terrible People per arrivare alle ultime due pagine prima dei titoli di coda: la rubrica Unrecommendations, su cosa evitare di incontrare, fare o vedere in questo mondo. Un manuale pratico che racconta stranezze e particolarità con le quali non vorreste mai avere a che fare.

In tiratura limitata, ne esistono 1000 pezzi per ogni edizione. E' difficile dirvi quale numero scegliere, sono uno una conseguenza dell'altro, terrible people da tutto il mondo che fanno cose stravaganti in cultura, politica, società, amore tecnologia e tanto altro. 

Questa volta non pecchiamo di presunzione se vi diciamo che ogni Terrible People dovrebbe diventare un appuntamento fisso per due ragioni precise: conoscere le stranezze del mondo e godere di un po' di Schadenfreude, osservando le brutalità altrui stando comodamente seduti sul vostro divano o nella metro

Come sempre, Terrible People vi arriva a casa (anche senza spese di spedizione) se lo ordinate qui

Buona lettura!

19 marzo 2020 — Dario Gaspari

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