Athleta n.7

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Athleta è un magazine indipendente che parla di sport, ma definirlo così sarebbe davvero riduttivo, ecco perchè, per raccontarvelo, prendiamo in prestito le parole di chi Athleta lo vive e lo fa: 
"Athleta è le parole dello sport. È uno scritto che aiuta l’immagine. Che crea l’atmosfera dando una chiave di lettura personale, personalissima. È un viaggio nel principio di resilienza, nella scoperta dei propri limiti attraverso il corpo. In nome del traguardo da raggiungere, del punto da segnare, del sacrificio da compiere. Athleta è il racconto fotografico di tutto questo. È l’essenza della forza ed è l’assenza del fallimento. Che non esiste mai quando si ha la consapevolezza di aver dato tutto. Queste sono pagine che vanno guardate, esplorate e capite. Sono immagini che hanno anima e che toccano l’anima. Sono particolari da scoprire e colori da gustare. Sono viaggi da intraprendere".

Dimensioni: 21x27 cm
Numero di pagine: 176
Copertina morbida
Lingua: inglese con traduzione finale in italiano

ISSUE 7
Muscoli e pensieri, viaggi rapidi e interminabili, poesie sportive. Athleta è di nuovo qui, con un’inedita veste grafica, con la consueta volontà di penetrare l’immaginario culturale sportivo.
La copertina firmata da Neil Gavin introduce Athleta Magazine Issue 07 e gli ‘Stomping Grounds’ newyorchesi, cattedrali urbane consumate da mani e trazioni. Le stesse mani che abbracciano i macigni baschi dell’Harri Jasotzea: tradizione che si fonde, ad un oceano di distanza, con quella dei tuffatori di Acapulco, i ‘Los Clavadistas’. Di storia in storia, di tradizione in tradizione. Le flebili leve dei corridori kenyoti di ‘Home of Champions’ si muovono veloci come le rovinate lamiere dei Demolition Derbies, disordinati santuari dove l’America rurale trova il proprio paradiso. Rurale paradiso è anche quello dell’Atlas Race, viaggio esteriore e interiore nel suggestivo deserto marocchino: un itinerario sensoriale ricreato parallelamente nei panorami urbani di ‘Riding the Floating City’ e ‘Ballin Somewhere’, grazie alla forza artistica di skateboard e pallacanestro. Infine un salto nel futuro, nella meraviglia ingegneristica di Rizoma, l’atelier dei motori, il luogo capace di unire high-tech ed eleganza. Godetevi il viaggio.