Zweikommasieben è una rivista indipendente svizzera che si dedica alla documentazione della musica e dei suoni contemporanei dall'estate del 2011.
Il magazine presenta interviste ad artisti, saggi e rubriche, oltre a fotografia, illustrazione e grafica.
Inoltre, Zweikommasieben cura e organizza una varietà di eventi, ad esempio Ebbing Sounds, un simposio che si è tenuto inizialmente nell'estate del 2018 a San Francisco o il festival biennale Oto Nove Swiss con sede a Londra.
Dimensioni: 24x17 cm
Numero di pagine: 160
Copertina: morbida
Lingua: inglese e tedesco
ISSUE 25
Quando abbiamo iniziato a lavorare al 25° numero della nostra rivista, stavamo discutendo se ci dovesse essere una sorta di contenuto per celebrare questa pietra miliare e gli ultimi dieci anni che l'hanno preceduta. L'anniversario ci aiuta a presentare il tema di fondo di questo numero. Come i lettori fedeli sapranno, Zweikommasieben è nato come una fanzine e aspirava a mantenere in vita questo modo di essere. Pertanto, in zweikommasieben #25, vorremmo riflettere su vari aspetti di ciò che il fandom comporta.
In quanto fan, gli autori, i redattori e i fotografi di questa rivista dipendono dagli artisti — di nicchia o mainstream — per essere disposti a far documentare la loro pratica. Per dirla senza mezzi termini: se non vogliono parlarci, non c'è molto che possiamo fare. Allo stesso modo, e senza sopravvalutare l'impatto della nostra piccola pubblicazione, potrebbe avere conseguenze positive per gli artisti essere presenti in Zweikommasieben, che non è semplicemente un canale unidirezionale tra fan e artisti: negli anni alcuni artisti hanno messo in luce il proprio fandom, intervistando altri artisti che ammirano proprio per questa rivista, mentre alcuni contributor hanno sviluppato pratiche artistiche che li hanno portati ad avere fan a loro volta.
Una tale rete di dipendenze in continua evoluzione è evidenziata nelle pagine seguenti.
Questa edizione presenta un testo del teorico dei media e artista DeForrest Brown Jr. dedicato ai molteplici talenti della cantautrice Dawn Richard. Jasmin Hoek visita un nuovo museo ad Amsterdam dedicato alla techno e alla cultura dei club per indagare se un'istituzione del genere può essere fedele a qualcosa di cui tutti siamo stati fan.
Nell'intervista di Anna Froelicher a Price, l'artista elabora il modo in cui gioca con la concettualizzazione della sua musica da parte delle istituzioni e dei fan.