C’è il femminismo commerciale (quello che spinge grandi catene di fast fashion a produrre magliette in serie dedite al girl power) e poi c’è l’attivismo vero, come quello che trapela dalle pagine di Girls Like Us, la rivista fondata nel 2005 da Jessica Gysel.
Con un tema sempre diverso, in ogni numero interviste, opere sperimentali e ritratti inediti puntando i riflettori su una comunità internazionale di Donne (non importano orientamento sessuale e identità di genere) che si stanno affermando negli ambiti dell’arte, della cultura e dell’attivismo. Tra le sue firme spiccano nomi come Juliana Huxtable e Chris Kraus.
Girls Like Us combatte il patriarcato mescolando politica e piacere.
Dimensioni: 23x16
Numero di pagine: 128
Copertina morbida
Lingua: inglese
ISSUE #13 - The Club Scene
Non ci saranno mai abbastanza spazi queer, ma sicuramente i club sono un posto buono come un altro per iniziare ad esplorare questo mondo.
Per generazioni, il club è stato uno spazio di leggende, pettegolezzi, dicerie e storia queer, un luogo in cui riunirsi e costruire comunità, dove sentirsi al sicuro e sperimentare.
Gli editor di "Girls Like Us" hanno deciso di creare un numero incentrato sull'architettura queer nel 2019, molto prima che la pandemia colpisse. Hanno trovato il collettivo svedese di arte e architettura queer MYCKET per ricoprire questo ruolo, e in seguito si sono anche resi conto di quanto questi spazi manchino in tempi di pandemia. Perché perdere il clubbing è una cosa, ma non essere in grado di ballare è un'altra cosa completamente.