Hapax magazine è una nuova rivista indipendente di arti visive fondata da Christiane Monarchi e Gordon MacDonald con l'obiettivo di pomuovore la creazione di nuove immagini e idee supportando gli artisti e gli autori che le realizzano, per essere apprezzate da un pubblico internazionale.
Prende il nome dal termine letterario "hapax legomenon",  una forma linguistica (parola o espressione, ma in questo caso opera d'arte) che compare una sola volta nell'ambito di un testo, di un autore o dell'intero sistema letterario di una lingua.
Hapax Magazine, infatti, commissiona i lavori che ospita ad artisti, scrittori e curatori internazionali che desiderano testare nuove idee che si discostano dalla loro pratica creativa precedentemente consolidata. Il risultato è quello di una rivista del tutto distinta dal modello classico dei magazine d'arte, una rivista in cui l'idea di magazine come spazio espositivo raggiunge la sua forma più estrema perché il suo contenuto è inedito e sarà visibile solo nelle pagine del magazine.
In un'epoca di sovraccarico visivo e ripetizione, Hapax Magazine crea uno spazio per incubare nuove idee, condividerle con un pubblico e anche mantenerle speciali.

Interessante anche il design del prodotto, con una rilegatura a filo realizzata a mano e alcune delle pagine della riviste che diventano dei leporelli con tre facciate.

Dimensione: 23x16 cm
Lingua: inglese

ISSUE 1
Il primo numero di Hapax include nuovi lavori commissionati a Lucas Gabellini-Fava, Monika Orpik, CJ Chandler, Laura El-Tantawy e Godelive Kasangati Kabena. Con la nuova curatela di Mark Sealy e il lavoro di Earlie Hudnall Jr. e Iris Sikking che riunisce il lavoro di Lisa Barnard, Bertrand Cavalier, Samar Al Summary, Malgorzata Stankiewicz, Douglas Mandry, Seungwon Jung e Aàdesokan.