Trigger è la rivista del FOMU, il Foto Museum di Anversa.
Il magazine nasce con lo scopo di ospitare scrittori, ricercatori e artisti interessati a fornire contributi in grado di stimolare un dibattito sulla contemporaneità che può andare dalla fotografia computazionale, alle pratiche curatoriali, agli incroci con la cultura popolare, al documentario, all'attivismo, alla scrittura queer ecc.
Tra le sue pagine si trovano saggi, interviste, ma anche ricerche di dottorato e contributi di artisti.
Dimensioni: 24x32 cm
Numero di pagine 96
Copertina morbida
Lingua inglese
ISSUE 3 - CARE
Il terzo numero di Trigger tratta il tema della cura e dell'assistenza raccogliendo forme, coalizioni, conflitti e archivi di cure attraverso la fotografia e le pratiche di arte visiva.
In che modo artisti e fotografi creano relazioni più premurose tra esseri umani, tecnologia e natura?
L'assistenza è in cima all'agenda politica, etica e spirituale. Molta attenzione va alla pre-cura, assicurandosi di poter livellare quelli che potrebbero diventare squilibri e ingiustizie future. I conflitti di lunga data tra interessi globali e locali, il crescente divario di reddito, la distribuzione iniqua di beni e servizi sono diventati ancora più evidenti durante la pandemia.
In questo contesto, la fotografia gioca un ruolo importante rendendo visibili i conflitti attraverso l'esplorazione dei confini tra arte, attivismo e giornalismo.
In questo numero troviamo contributi di: Aurélie Bayad, Bindi Vora, Silvy Crespo, Pablo Lerma, Liz Orton & Sharon Young, Mashid Mohadjerin, Grace Ndiritu, WAI Architecture Think Tank, Lisa Barnard, Mónica Alcázar-Duarte, Mischa Vallejo, Gerard Ortín Castellví, Noémi Goudal, Mónica Alcázar-Duarte, Frida Orupabo, Rune Peitersen, The Archive of Public Protests