Crepe City è una rivista tutta dedicata al mondo delle sneakers. Contiene numerose interviste specializzate a professionisti del settore, calzolai, produttori, rappresentanti del mondo della moda che presentano i modelli più esclusivi, la filosofia dietro di questi e ne mostrano con immagini dettagliate le particolarità.
Oltre ad essere una rivista di moda, Crepe City è anche un festival di streetwear nato a Londra nel 2009. L'evento contiene al suo interno la più grande selezione in Europa di sneakers esclusive e difficili da trovare. Proprio le sneakers negli anni sono diventate il focus principale del festival e ne hanno fatto un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati, i collezionisti e i professionisti di questo oggetto di moda che, nei casi più unici ed esclusivi, arriva ad avere prezzi esorbitanti.
Lingua: Inglese
Pagine: 178
ISSUE 4
Il numero 4 di Crepe City cambia nel formato, diventando più grande, e rivisita il suo layout grafico insieme ai rinomati tipografi londinesi Colophon Foundry. Le carte premium, le finiture di lusso e i contenuti di alta qualità che hanno attirato l'attenzione della rivista dal numero 01, restano invariati anche in questa edizione, che include anche un poster estraibile del fotografo Mark Leaver.
La copertina di questa edizione speciale è "touch & feel", riporta la suola di una Nike Air VaporMax che, accarezzata, darà l'idea di avera davvero della gomma sotto le dita.
All'interno della rivista, ritorna la sezione Archivio ispirata alle riviste d'archivio del Giappone, con la collezionista parigina Lalla Boudmagh aka Superllalla di Masters of Air.
Continuando a concentrarsi sulle persone e le culture legate alle sneakers, questo numero vede interviste con Ronnie Fieg, Dave White, Round Two, Guillaume Philibert di Filling Pieces, così come le persone dietro adidas BOOST, Spezial e il nuovo PUMA TSUGI SHINSEI.
Esplorando l'impatto culturale delle sneakers, troviamo anche un bellissimo approfondimento sulla relazione tra le Reebok Classic e le sottoculture musicali, nonché l'impatto della Nike Dunk SB sia sullo skateboard che sul collezionismo di sneaker.