Potreste dirmi che sarebbe anche ora di uscire con la consueta Top10 dei più venduti Frab's del 2023. Ma il 2024 appena cominciato è un anno che parte con spinte irrefrenabili, e la mia voglia di viverlo e provare a immaginarlo è davvero forte. Quindi, con tutta la consapevolezza di rappresentare la visione di quello che ci è possibile come Frab's, vi racconto cosa sta succedendo e cosa prevediamo che succeda nel 2024 delle riviste indipendenti.

Mercato - Magazine indipendenti sempre più una moda?

La moda continua e accelera il passo. Come sono tornati di tendenza prima i vinili (con un'ondata che a livello economico sarà irreplicabile per gli indiemag), poi le musicassette e in minima parte addirittura i CD, il magazine cartaceo rientra certamente nel trend degli oggetti materici che ci affascinano. Vedremo un proliferare di riviste sempre più curate nell’estetica, spesso acquistate non tanto per essere lette, quanto per diventare arredi perfetti per ristoranti, bar, angoli lettura, negozi di abbigliamento e librerie stesse. La loro presenza non rappresenta quasi mai un vero e proprio "mercato" robusto, ma un momentum che potrà durare qualche mese o qualche anno, staremo a vedere. Questo è anche un mercato nuovo che può aiutare nel breve distributori, editori e magazine mainstream che si reinventano indie, resta però da interrogarsi sulla sostanza di quello che dovrebbe essere un buon prodotto editoriale (bello fuori e dentro). 

Sempre parte di questo trend è la riconversione delle vecchie edicole in spazi ibridi. E siccome c'è stato, c'è e ci sarà chi deciderà giustamente di renderle spazi di vendita degli indiemag, per vedere dove andranno a finire è molto utile andare già oggi in Spagna, dove l'hype di questa sperimentazione è partito alcuni anni fa. Il modello News and Coffee, nato a Barcellona nel 2019, resiste ancora in un binomio quasi perfetto tra caffè e ottimi indiemag nelle sue 10 edicole tra Spagna e UK, mentre Good News nato nel 2020, con 27 tra negozi e chioschi dislocati tra Spagna (20) e Francia (7) ha ormai messo da parte le velleità editoriali puntando su ciò che genera profitto: la caffetteria. Il problema restano sempre i margini per i magazine, parliamo di un 25-30% medio che non permette di coprire i costi di gestione e rende preferibile agli imprenditori ricercare merceologie più remunerative. 

E la situazione in Italia? Iniziamo a intercettare edicole che allargano la loro offerta merceologica a riviste di nicchia, ma pur sempre presenti nella rete della grande distribuzione, che si reinventano spazi d’arte, come la temporary edicola curata da Fabrizio Spucches con la sua installazione Souvenir, o vetrine pubblicitarie per grandi brand che ne noleggiano fiancate o interni in occasione di grandi eventi, Fashion e Design week in primis. Insomma, è proprio il caso di chiedersi se chiamarle ancora edicole sia corretto.

Resta il fatto che, pur non avendo molta sostanza, la proliferazione modaiola dei magazine intercetterà qualche nuovo avventore che si affezionerà alle riviste, le scoprirà e nel tempo ne resterà un fedele lettore. Non tutte le mode sono un male e noi di Frab's di questo trend siamo assolutamente felici. Finchè prossima moda non ci separi. 

Mercato - Inflazione che cala

Un altro tema molto importante per il mercato dell'editoria è la stabilizzazione dell'inflazione su tassi molto più contenuti. L'aumento del costo della carta ha già fatto diverse vittime, con costi di stampa aumentati vertiginosamente negli ultimi due anni e che ora stanno trovando un assestamento. Vogliamo dare un ultimo disperato consiglio a quei progetti che hanno provato a resistere negli anni, duri e puri sul loro prezzo di copertina incapace di sostenere la filiera di vendita e a volte persino la stampa stessa: il tempo per riposizionare i prezzi è già scaduto. Nel futuro gli aumenti di prezzo dei prodotti dovranno essere necessariamente giustificati da notevoli miglioramenti qualitativi del magazine stesso. Adattatevi ora al mercato, o il già difficile conto economico della vostra rivista rischia di diventare davvero impossibile. 

Mercato - Sponsor e pubblicità

Col crescere della moda, arriva la Moda. Si perchè con un po' di visibilità in più per i magazine, è anche vero che trovare sponsor per il proprio progetto è diventato un po' più facile.  La modalità è sempre la stessa: al bando i coffeetable mags, mercato davvero difficile e per chi ha già le tasche molto piene. Chi fa davvero indiemag con successo oggi, crea mercati e riviste per settori e nicchie molto specifiche. E nel cercare supporto economico per la loro realizzazione deve rivolgersi ad altre aziende che si occupano della stessa nicchia. Innanzitutto per facilità e in secondo luogo per coerenza. Ben vengano, quindi, contributi esterni che possano aiutarvi a realizzare indiemag bellissimi, ma sempre massima attenzione a tenere un contenuto pubblicitario coerente, non invasivo e che non detti la vostra linea editoriale. 
Un esempio su tutti tra quelli recenti è Blumenhaus magazine, rivista indipendente di moda e botanica che al quarto numero raggiunge ottimi risultati di vendita con una presenza pubblicitaria sicura, ma perfettamente integrata al contesto di prodotti per la bellezza e vestiti che hanno una fortissima coerenza d'immagine col magazine. 

Editoria - La bellezza del classico

La sperimentazione pazza e folle è sempre ben gradita e motivo di studio e attrazione soprattutto per i più giovani. Ma ci ha sorpreso il ritorno, o meglio, il fare capolino tra le montagne di sperimentazione, di qualche progetto che richiama molto la classicità della belle riviste di un tempo.

Ci sta provando l'arte in maniera più specifica di altre, con riviste ben curate nella copertina e nel design grafico, stampate in maniera egregia, ma che alla sperimentazione preferiscono contenuti lunghi, approfonditi, in grado di affascinare il lettore e farlo scendere dalla giostra delle emozioni impulsive. Testo ben fatto e costruito, contributi interessati e colti, belle fotografie. L'essenziale fatto bene, insomma. Un esempio su tutti è indubbiamente MAGMA, magazine d’arte che si ispira alla tradizione delle riviste d’arte francesi di inizio novecento e che ha un unico, discreto, sponsor: la stessa Bottega Veneta già presente dietro la rinascita di Butt Magazine.

Contenuto e design - Devono vincere entrambi

Da anni vediamo una fortissima spinta estetica, elemento essenziale che nel tempo ha garantito la sopravvivenza del magazine indipendente come elemento di differenziazione rispetto alle riviste mainstream. Il graphic design, la ricerca anche sensoriale della carta e del formato sono un elemento che merita attenzione e cura. La tipografia, la fotografia, la stampa, hanno un'importanza fondamentale nel successo di un magazine indipendente. Così tanta attenzione che molta stampa mainstream si è reinventata, o meglio adattata, ai tempi. E pur usando ancora carte adatte alla stampa rotativa, sta sperimentando concept grafici molto più attuali, meno pubblicitari e più estetici, spesso figli dei migliori successi indipendenti. Insomma, possiamo dirlo: il magazine oggi è anche un oggetto estetico e l'estetica serve per vendere. Il dubbio atroce che i contenuti non siano all'altezza ogni tanto emerge nel dibattito di settore, con qualcuno che si interroga se tutta questa attenzione all'estetica non sia eccessiva. La risposta è no, non lo sarà mai. In un mondo così poco sensoriale e sempre più intangibile, la bellezza e cura estetica delle cose materiche avrà sempre più un'importanza cruciale. Ovviamente la qualità del contenuto resta una variabile essenziale per rendere duratura l'esperienza del magazine che, in caso contrario, rischia di diventare soltanto un passeggero coffee table mag.

Cover 
E in linea con questa diatriba, con FilmTV che corre dietro a Little White Lies nel redesign grafico soprattutto della copertina, il futuro per i creativi designer di copertine è chiaro che ha sempre più possibilità. 

Ce lo diciamo da anni ed è sempre più vero: la copertina per un magazine è come la dopamina del like su Instagram. E' la base per costruirsi nuovi clienti, per vendere meglio online ma sempre di più anche nei negozi fisici, e a tantissimi editori è ormai chiaro. 

Siamo certi che il 2024 ci regalerà altre incredibili copertine. 

Conclusioni

L'inflazione si stabilizza, la moda continua e si amplia, la qualità fa selezione da sola e controbilancia la spinta iper-sperimentalista. 

Con queste poche parole potremmo riassumere il mercato dei magazine indipendenti che ci aspettiamo nel 2024. In sostanza una contaminazione sempre più forte, ibrida, non specializzata ma diffusa e trasversale ad altri settori con una forte componente creativa. 

Quella degli indiemag, in Italia come in Europa, resta una piccola nicchia con attenzioni crescenti da altri settori che però non riescono ad investire in un mondo la cui redditività è ancora piuttosto scarsa e i numeri quasi intangibili. Noi siamo curiosissimi di vedere cosa accadrà il prossimo anno e pronti ad annunciarvi a brevissimo le novità più belle e che conosciamo meglio, quelle di Frab's. 

 

 

24 dicembre 2023 — Dario Gaspari

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