Con questa ultima uscita Little White Lies ci regala indubbiamente un altro pezzo da aggiungere alla nostra collezione. 

Il magazine si rivolge ai cultori e agli appassionati di cinema, a chi vuole rimanere aggiornato bimestralmente sul tema e vuole godersi delle chicche esclusive del mondo cinematografico. Sin dal primo numero dell’aprile 2005 l’intento degli editori è quello di catturare e imprimere su carta l’entusiasmo che emerge in una conversazione tra amici sul cinema, unendo articoli appassionanti e illustrazioni sorprendenti. 

Ogni numero di Little White Lies dedica la prima metà a un film accuratamente selezionato in uscita nelle sale e lo racconta ispirandosi ai temi e all’atmosfera della pellicola attraverso conversazioni con il cast e approfondimenti legati al film. La seconda metà invece presenta delle recensioni più sintetiche di una selezione delle ultime uscite cinematografiche, oltre a interviste esclusive e reportage di festival del cinema.

Il focus di questo numero 98 è Polite Society, una commedia britannica in cui ritroviamo diverse contaminazioni stilistiche, tra cui teen drama e film bollywoodiani, che unite la rendono unica nel suo genere. Come la pellicola anche quest’ultima uscita è un’esplosione di colori, grafiche e stili che si ibridano perfettamente tra loro. Oltre alla classica recensione di rito troviamo interessanti conversazioni con la regista Nida Manzoor e le attrici protagoniste Priya Kansara e Ritu Arya che ci svelano alcuni insight sul processo creativo del team e affrontano temi attuali come per esempio la ricerca della propria identità, il femminismo e la rappresentazione delle donne sud-asiatiche.


L’iconicità delle copertine è il tratto distintivo di Little White Lies e questo numero non è da meno grazie al contributo dell’illustratrice pakistana Shezil Malik, il cui lavoro si concentra principalmente sulle storie femminili del suo paese d’origine. In questo caso la scelta ricade sulla rappresentazione del volto della protagonista Ria Khan, interpretata da Priya Kansara, che viene raffigurato attraverso tratti marcati e colori prevalentemente caldi e decisamente saturi che riprendono la fotografia di Polite Society.


In tutta la seconda metà della rivista il tono cambia: è più neutro e permette di presentare film di diverso genere. Le recensioni sono più sintetiche e si basano su tre criteri valutativi su una scala da 1 a 5: attesa, piacere ed esame retrospettivo; le pellicole più significative vengono marchiate con il timbro “Little White Lies recommends" per consigliare al lettore un’ulteriore selezione. Tra le recensioni troviamo alcune interviste come per esempio quella all’attrice Mia Goth o al regista di Return to Seoul Davy Chou. Questa sezione è ideale per farsi un’idea di cosa viene proiettato in sala nell’ultimo periodo e delle figure protagoniste della scena filmica contemporanea. Insomma, Little White Lies è il magazine di cinema che non può mancare tra i nostri scaffali. E non vediamo l’ora di avere tra le mani il prossimo numero dedicato a Asteroid City di Wes Anderson!


Nel frattempo trovi Polite Society Issue QUI.

07 giugno 2023 — Frab's Magazines Hello!
Tag: cinema

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