Meantime non sbaglia un colpo e ci lascia ancora una volta a bocca aperta. In questo quarto numero, dedicato alle bad stories di Singapore, è un taglio netto a spezzare il classico formato rettangolare a cui è abituato il nostro occhio e a crearne uno decisamente fuori dagli schemi: la rivista rimane senza un angolo e, se messa in verticale, sembra affondare nella superficie su cui poggia. E’ un magazine per chi è affascinato dal profumo dell’artigianalità e dall’uso della carta come elemento sperimentale.

Ormai sappiamo che l’approccio del team di Meantime, più nello specifico dell’editore Pang Xue Qiang, non è convenzionale, è un continuo sperimentare, infrangere regole e andare verso l’originalità. C’è una profonda ricerca formale che non è semplicemente un esercizio di stile fine a se stesso, ma viene sfruttata come ulteriore canale per esprimere il contenuto del magazine. Il risultato è quindi una progettazione a 360° estremamente coerente in cui il tema specifico del numero ne plasma concretamente la forma.

Meantime issue 4
Come se non bastasse c’è una grande attenzione anche per quanto riguarda carta e stampa che giocano un ruolo fondamentale poiché ampliano l’esperienza di lettura a livello sensoriale: oltre alla vista entrano in gioco tatto e olfatto. Dentro a questo numero troviamo una serie di easter egg, come un inserto di carta risograph e dei fori di proiettile, che sono la ciliegina sulla torta di questa meraviglia. Non possiamo poi far altro che ammirare la cura che c’è dietro alla realizzazione artigianale del magazine e l’attenzione al dettaglio. Spicca per esempio l’espressione riportata sul dorso cucito a vista “Let that sin in” che con un gioco di parole allude sia al tema del peccato che allo sprofondare del magazine.

Meantime issue 4

Meantime issue 4

In questo quarto numero strutturato attorno ai sette peccati capitali scoprirete il volto nascosto di Singapore, quello che è sempre stato taciuto per mantenere un’immagine di luogo sicuro e privo di peccato. Pang Xue Qiang vuole riportare a galla racconti peccaminosi andando a scovare nei meandri del tessuto sociale del paese un gruppo eterogeneo di abitanti che si racconta condividendo le proprie storie personali più scorrette e maliziose. Si passa dalla vendita illegale di Toddy, una bevanda alcolica ricavata dalla fermentazione della linfa di cocco, a una campagna di abbattimento di corvi.

Meantime issue 4

Anche la scelta grafica dell’alternarsi di un verde acido decisamente predominante e il nero rimanda a qualcosa di tossico e velenoso da cui nessun luogo è immune. Non sappiamo quanto sia intenzionale ma il profilo della rivista aperta a 180° rimanda alla forma dell’inferno dantesco, dove i titoli dei capitoli si sciolgono nel terreno facendoci sprofondare sul fondo insieme a loro.

Il progetto è decisamente degno di nota e merita assolutamente di essere inserito nella nostra collezione. Dobbiamo ringraziare Pang per aver dato vita a questa chicca nel mondo dell’editoria indipendente e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riservano i prossimi numeri. 

Trovi QUI l’ultimo numero di Meantime.
07 luglio 2023 — Frab's Magazines Hello!

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